Smaltimento liquami Roma

Smaltimento liquami Roma : una questione di igiene, sicurezza e sostenibilità Lo smaltimento dei liquami rappresenta un aspetto cruciale della gestione ambientale in tutte le grandi città, e Roma non fa eccezione.

Con una popolazione che supera i 2,8 milioni di abitanti, la Capitale affronta quotidianamente sfide legate alla raccolta, al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti liquidi civili e industriali. La corretta gestione dei liquami è essenziale per tutelare la salute pubblica, proteggere le falde acquifere, evitare l’inquinamento del suolo e garantire la sostenibilità ambientale. Cosa è lo   Smaltimento liquami Roma

I liquami sono rifiuti liquidi o semiliquidi provenienti da diverse fonti: scarichi domestici (fognature), attività produttive, allevamenti zootecnici o acque meteoriche contaminate. A Roma, la maggior parte dei liquami deriva da scarichi civili, mentre una quota significativa è prodotta da ristoranti, alberghi, industrie alimentari, lavanderie, impianti di autolavaggio e cantieri.

Questi reflui contengono una miscela di sostanze organiche, residui chimici, batteri patogeni e, in alcuni casi, metalli pesanti o altri inquinanti pericolosi. Una gestione non corretta di tali materiali può avere gravi ripercussioni sull’ambiente e sulla salute umana. Il sistema fognario e gli impianti di depurazione a Roma

Roma dispone di un esteso sistema fognario, composto da oltre 5.000 km di condotte, che convogliano i reflui verso tre grandi impianti di depurazione: Roma Nord, Roma Sud e Roma Est. Questi impianti sono gestiti da ACEA   Ato 2, la principale azienda pubblica che si occupa del servizio idrico integrato nella Capitale.

I reflui, una volta giunti agli impianti, subiscono diversi trattamenti (meccanici, biologici e chimico-fisici) per rimuovere solidi sospesi, sostanze organiche e agenti patogeni. Al termine del processo, l’acqua depurata può essere reimmessa nell’ambiente o riutilizzata per scopi irrigui o industriali.

Tuttavia, non tutti i liquami possono essere trattati tramite il sistema fognario. Alcune attività, ad esempio, utilizzano vasche Imhoff, pozzi neri o fosse settiche, che devono essere periodicamente svuotate e i cui contenuti vanno smaltiti tramite ditte specializzate.

Lo smaltimento dei liquami non fognari  Per lo smaltimento dei liquami non collegati alla rete fognaria, esistono numerose aziende autorizzate che offrono servizi di spurgo e trasporto. Queste imprese operano secondo norme ambientali molto rigide e devono essere iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.

Il loro compito consiste nel prelevare i liquami tramite autobotti dotate di pompe aspiranti e trasportarli verso impianti autorizzati al trattamento. Il servizio comprende spesso anche la pulizia delle cisterne, delle fosse biologiche e delle tubazioni, per garantire il corretto funzionamento degli impianti privati.

A Roma, questi interventi sono richiesti non solo da privati cittadini che abitano in zone non servite dal sistema fognario, ma anche da condomìni, ristoranti, hotel, ospedali e strutture ricettive. Normativa di riferimento  Lo smaltimento dei liquami è regolamentato da diverse normative italiane ed europee. In particolare, il Decreto Legislativo 152/2006 (noto come “Testo Unico Ambientale”) stabilisce le modalità di gestione dei rifiuti liquidi e la responsabilità del produttore nello smaltimento.

Le aziende devono inoltre rispettare specifici limiti di emissione e garantire la tracciabilità dei reflui attraverso formulari e documentazione tecnica. Per evitare abusi o scarichi abusivi, sono previsti controlli da parte degli enti preposti, come ARPA Lazio e il Comune di Roma, in collaborazione con la Polizia Locale e il Corpo Forestale.

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